
Il Blog ufficiale Villa Stuart, clinica privata di Roma a carattere polispecialistico. A partire dal novembre 2010, Villa Stuart Sport Clinic è riconosciuta Centro Medico di Eccellenza FIFA per la prevenzione, il trattamento ed il recupero dei calciatori di tutto il mondo. Villa Stuart Sport Clinic è un Centro di Medicina dello Sport FIMS - www.villastuart.it
mercoledì 10 giugno 2015
10/06/2015 I traumi di mano e polso nel portiere di calcio
Buffon, Zoff, Preud’homme, Lev Yashin e René Higuita. Nel gioco del calcio, quello del portiere è in assoluto il ruolo più folle, romantico e letterario. Stefano Benni, Umberto Saba e Darwin Pastorin ne hanno decantato le gesta, restituendoci l’immagine di un atleta a metà tra solitudine e parate memorabili.
Quello dell’estremo difensore è anche un ruolo particolarmente esposto al rischio di infortuni e patologie, con particolare riferimento ai traumi a carico di mano e polso. “La posizione in campo e la specificità del gesto atletico (tuffi, uscite e cadute a mani protese), l’urto contro i pali della porta, la durezza tipica del terreno in area di rigore e gli scontri con gli avversari possono determinare un vasto numero di traumi e patologie quali fratture di polso, lussazioni interfalangee, pollice del “portiere” e frattura dello scafoide”, spiega il Dott. Massimo Massarella, chirurgo ortopedico della clinica Villa Stuart.
Dott. Massarella, quali sono i principali rischi a cui si espone un portiere di calcio?
“Nel gioco del calcio, circa il 10% degli infortuni sono a carico di mano e polso. Durante la partita il portiere è chiamato ad eseguire gesti tecnici specifici e interventi particolari come tuffi, uscite spericolate e cadute a mani protese. Queste situazioni di gioco possono causare traumi e patologie come lussazioni interfalangee e metacarpofalangee, pollice del “portiere” e frattura dello scafoide. Uno dei casi più ricorrenti è legato alla cosiddetta lesione della fibrocartilagine triangolare ”.
Di cosa si tratta?
“La fibrocartilagine triangolare è una formazione capsulo-legamentosa (messa a ponte tra l’estremità del radio e l’ulna) in grado di favorire i movimenti di prono supinazione del polso coadiuvati dal gomito”.
Con quali sintomi si manifesta la lesione?
“I sintomi più evidenti sono dolore ed impotenza funzionale: gesti quotidiani come sollevare un oggetto e/o forzare la presa, possono risvegliare il dolore. Talvolta, il paziente riferisce di un piccolo scatto del polso, come se il radio e l’ulna si sovrapponessero”.
In che modo viene diagnosticata?
“La diagnosi passa per una visita accurata, accompagnata da specifici esami strumentali come ecografia, TAC e risonanza magnetica. Attraverso le suddette indagini lo specialista decide se intraprendere un trattamento conservativo oppure chirurgico”.
L’artroscopia di polso risulta decisamente utile. Quali aspetti sostanziano questa procedura chirurgica?
“L’artroscopia è una tecnica chirurgica in grado di fornire l’esatta diagnosi della gravità di lesione, favorendo la riparazione della stessa. Tecnicamente, attraverso piccole incisioni, viene inserito l’artroscopio nell’articolazione; lo strumento trasmette le immagini sul monitor permettendo così al chirurgo di osservare perfettamente l’interno dell’articolazione”.
Quali i tempi di recupero?
“Nelle lesioni semplici il recupero post – operatorio è immediato, mentre in caso di lesioni complesse sono necessarie alcune settimane”.
Casa di Cura Villa Stuart
Via Trionfale, 5952 – 00136 Roma
Tel. 06. 355281 – 06. 35528433
www.villastuart.it – www.massimomassarella.it
Etichette:
calcio,
dott.massarella,
mano,
polso,
portiere,
sport,
traumi,
villa stuart
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento