martedì 9 giugno 2015

Tecnologia e salute: a Villa Stuart le fratture degli arti si studiano con la stampante 3D



Fino a poco tempo fa, le fratture venivano studiate ed operate dopo aver esaminato radiografie appese al diafanoscopio e, più recentemente, attraverso le ricostruzioni 2D e 3D dalla Tac, visualizzate sui monitor o stampate su pellicola.
Con l’avvento della stampa 3D, applicata ad alcune specialità mediche, in particolar modo in campo ortopedico e traumatologico, si sono compiuti veri e propri passi da gigante.
Questa innovazione è stata presa in considerazione ed accolta con entusiasmo anche presso la Clinica Villa Stuart di Roma, tra le prime strutture sanitarie in Italia ad utilizzare le stampanti in 3D per studiare dettagliatamente le fratture articolari complesse.

“Una tecnologia avanzata che, a partire dalle ricostruzioni Tac, fornisce un modellino del segmento osseo dell’articolazione fratturata: una riproduzione realistica della lesione, in scala 1:1, che agevola notevolmente il lavoro del Chirurgo” spiega il Dr. Nicola Bizzotto, Ortopedico Consulente nell’ambito della Stampa 3D presso Villa Stuart.
Il Chirurgo può valutare concretamente la frattura del paziente in tre dimensioni, ha la possibilità di simulare situazioni chirurgiche e le manovre da riprodurre in sala operatoria, scegliendo così l’approccio chirurgico più appropriato.

L’équipe di Ortopedia e Traumatologia  di Villa Stuart usufruisce di questo metodo innovativo per lo studio in 3D, in particolare, di fratture dell’apparato osteoarticolare.
L'applicazione di questa tecnica rappresenta un enorme vantaggio per i Medici anche nella comunicazione con il Paziente: infatti, disponendo del modellino che rappresenta la personale situazione, il Chirurgo è notevolmente facilitato nella spiegazione dell’entità della frattura e del tipo di intervento che il Paziente dovrà affrontare nell’ambito del consenso informato pre-operatorio.
Nelle immagini che vi proponiamo, il Prof. Attilio Santucci, chirurgo ortopedico della clinica romana, studia un modello su scala reale di una frattura articolare scomposta di caviglia.

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