giovedì 30 dicembre 2010

I Traumi sportivi: la distorsione della caviglia



La distorsione della caviglia è uno degli incidenti più frequenti nello sport.
Ne sono vittime i giocatori di basket, calcio, pallavolo, e atletica. Con il contributo del Dott. Alfredo Ceccarini, Specialista in Ortopedia e Traumatologia


La distorsione della caviglia è il trauma muscolo-scheletrico più frequente tra gli sportivi. Ne fanno le spese gli atleti del basket (35%), calcio (20%), pallavolo (15%), e atletica (15%).
Un episodio distorsivo richiede una buona rieducazione, in quanto l’instabilità della caviglia è causa di distorsioni recidivanti.
Sintomatologia, casistica, diagnosi e trattamento.


p.b.

Dott. Ceccarini, qual è la causa alla base del meccanismo di distorsione?
“Le distorsioni della caviglia sono causate da eccessive sollecitazioni che coinvolgono i legamenti del compartimento laterale nei traumi in inversione-supinazione (il 90% delle distorsioni nei calciatori) ed il compartimento mediale della caviglia nei traumi in eversione-pronazione”.
Esistono altri fattori in grado di determinare il trauma distorsivo?
“Indubbiamente, fattori come i mal allineamenti del retro piede con piede cavo e retro piede varo, le discrepanze fra scarso allenamento ed elevate prestazioni sportive, precedenti traumi discorsivi, calzature e terreni poco idonei, possono concorrere in maniera determinante in chiave traumatica”.

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Sintomatologia. Il dolore è spia rivelatrice di una possibile distorsione?
“In presenza di una distorsione della caviglia, il soggetto avverte un notevole dolore sia spontaneo che alla pressione attiva in corrispondenza della regione perimalleolare esterna o interna a seconda del tipo di trauma, accompagnato da gonfiore ed impotenza funzionale. Le distorsioni della caviglia si distinguono in distorsioni di I, II, e III grado in rapporto alla gravità”.

Attraverso quali esami può essere meglio inquadrato il trauma?
“L’esame clinico è il più importante. Nelle distorsioni di II e III grado possono essere necessarie delle radiografie così dette “in stress” in supinazione, per meglio quantificare l’entità del danno legamentoso. Talora si può ricorrere alla ecografia o alla risonanza magnetica”.

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Il Dott. Alfredo Ceccarini, Medico Chirurgo specializzato in Ortopedia e Traumatologia. Specialista in Chirurgia del Piede

Distorsioni acute ed instabilità croniche. Come differenziarle?
“Le distorsioni acute avvengono in seguito a urti, contrasti, improvvisi cambi di direzione direttamente correlate alle discipline sportive del basket, del calcio, della pallavolo e della corsa. Il dolore e le instabilità croniche sono le conseguenze di carichi notevoli, prolungati in pazienti con pregresse distorsioni acute, talora recidivanti, spesso con disallineamenti del retropiede”.

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Che tipo di trattamento viene privilegiato?
“Accertare l’entità del trauma; nelle distorsioni lievi o moderate di I e II grado si privilegia il trattamento conservativo che richiede il riposo, l’applicazione del ghiaccio più volte al giorno,l’elevazione dell’arto, l’uso di tutori contentivi. Nelle distorsioni più gravi di III grado può essere indicato l’intervento chirurgico”.

Recupero degli sportivi. Quali i tempi necessari per una pronta guarigione?
“Per gli sportivi professionisti, i tempi di recupero stimati si aggirano intorno ai 2/3 mesi. Si tratta di un recupero favorito dall’adozione di un protocollo accelerato, fondato in un primo tempo nello stretching e nel recupero progressivo della motilità della caviglia, e in un secondo tempo, nel recupero della forza muscolare e delle funzioni propriocettive”.

Chirurgia del Piede Villa Stuart

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