L’instabilità
di spalla “miete” vittime tra gli sportivi. Tra i più colpiti, gli atleti di
“lancio”: tennis, golf, pallamano e baseball. Il parere del Dott. Simone
Cappato
Di Paolo Brandimarte
La spalla rappresenta l’articolazione più mobile di
tutto il corpo umano. Tale caratteristica di mobilità espone il soggetto al
rischio di instabilità di spalla, condizione in cui l’articolazione presenta
una predisposizione a lussarsi o sublussarsi durante i movimenti ed esercizi
fisici: tra i più colpiti, gli sportivi di “lancio” ovvero gli atleti di
tennis, golf, pallamano e baseball.
L’instabilità di spalla comprende sia la lussazione
che la sublussazione gleno – omerale, che possono avvenire per eventi
traumatici, lassità costituzionale, gesti sportivi ripetuti. Il Dott. Simone
Cappato, Medico Chirurgo a Villa Stuart, illustra gli aspetti salienti
dell’instabilità di spalla: cause, sintomatologia, diagnosi e terapia.
Dott.Cappato, cosa si intende per lussazione di spalla?
“Solitamente,
per lussazione di spalla si intende una lussazione anteriore, quando l’ omero
perde l’ particolarità con la porzione della scapola chiamata glena e si porta
in posizione antero-inferiore. Esistono poi casi più isolati e rari di
lussazione posteriore”.
Lussazione
traumatica di spalla: con quali sintomi si manifesta?
“Forte
dolore, braccio flesso sostenuto dalla mano valida, perdita del profilo della
spalla. Ancora, impossibilità di eseguire qualunque movimento del braccio”.
Veniamo
all’instabilità di spalla. Quali le cause responsabili?
“Una
spalla può lussarsi o per un trauma diretto( lussazione traumatica, ndr) o per
una lassità costituzionale in cui si ha un cedimento delle strutture che
stabilizzano la testa omerale (lussazione traumatica). Si hanno poi casi di
sfiancamento delle suddette strutture in pazienti che praticano attività
sportiva di lancio per la ripetitività del gesto atletico”.
Instabilità
di spalla: cosa accade agli atleti di “lancio”?
“Si può realizzare un progressivo sfiancamento, allungamento della capsula
antero-inferiore e dei legamenti anteriori, con conseguente dolore e perdita di
efficienza del gesto atletico. La conseguenza di ciò è la minor capacità di
stabilizzare la testa omerale e si possono determinare instabilità minori con
parziali distacchi del cercine e dell’ ancora bicipitale. Chiaramente, in
questi casi basta un evento traumatico di minore entità per provocare una
lussazione anteriore”.
Diagnosi: quali esami strumentali vengono effettuati?
Diagnosi: quali esami strumentali vengono effettuati?
“In
caso di lussazione traumatica o traumatica anteriore sono utili sia RMN ma
soprattutto la Tac eseguita in comparativa con la spalla contro laterale.
Succede infatti che in ogni lussazione venga consumata una piccola porzione
ossea anteriore della glena e con la tac è possibile valutare il deficit osseo.
Questo sarà importante per decidere il tipo di intervento da effettuare”.
In
caso di instabilità di spalla, che genere di trattamento si privilegia?
“Nelle
persone giovani, al di sotto dei 25 anni,
la percentuale di recidiva in seguito ad
una prima lussazione è molto alta. Consiglio
sempre ai più giovani di stabilizzare la spalla per evitare di avere problemi
più importanti in futuro. In pazienti di età avanzata, soprattutto in caso di
un primo episodio traumatico, si predilige il trattamento conservativo
associato ad un protocollo fisioterapico di rinforzo”.
Casa di Cura Villa Stuart
Via Trionfale, 5952 - 00159 Roma
Tel. 06. 355281
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