domenica 6 maggio 2012

Lussazione traumatica di spalla ed instabilità nello sportivo


L’instabilità di spalla “miete” vittime tra gli sportivi. Tra i più colpiti, gli atleti di “lancio”: tennis, golf, pallamano e baseball. Il parere del Dott. Simone Cappato
Di Paolo Brandimarte
La spalla rappresenta l’articolazione più mobile di tutto il corpo umano. Tale caratteristica di mobilità espone il soggetto al rischio di instabilità di spalla, condizione in cui l’articolazione presenta una predisposizione a lussarsi o sublussarsi durante i movimenti ed esercizi fisici: tra i più colpiti, gli sportivi di “lancio” ovvero gli atleti di tennis, golf, pallamano e baseball.
L’instabilità di spalla comprende sia la lussazione che la sublussazione gleno – omerale, che possono avvenire per eventi traumatici, lassità costituzionale, gesti sportivi ripetuti. Il Dott. Simone Cappato, Medico Chirurgo a Villa Stuart, illustra gli aspetti salienti dell’instabilità di spalla: cause, sintomatologia, diagnosi e terapia.

Dott.Cappato, cosa si intende per lussazione di spalla?
“Solitamente, per lussazione di spalla si intende una lussazione anteriore, quando l’ omero perde l’ particolarità con la porzione della scapola chiamata glena e si porta in posizione antero-inferiore. Esistono poi casi più isolati e rari di lussazione posteriore”.
Lussazione traumatica di spalla: con quali sintomi si manifesta?
“Forte dolore, braccio flesso sostenuto dalla mano valida, perdita del profilo della spalla. Ancora, impossibilità di eseguire qualunque movimento del braccio”.
Veniamo all’instabilità di spalla. Quali le cause responsabili?
“Una spalla può lussarsi o per un trauma diretto( lussazione traumatica, ndr) o per una lassità costituzionale in cui si ha un cedimento delle strutture che stabilizzano la testa omerale (lussazione traumatica). Si hanno poi casi di sfiancamento delle suddette strutture in pazienti che praticano attività sportiva di lancio per la ripetitività del gesto atletico”.
Instabilità di spalla: cosa accade agli atleti di “lancio”?
Si può realizzare un progressivo sfiancamento, allungamento della capsula antero-inferiore e dei legamenti anteriori, con conseguente dolore e perdita di efficienza del gesto atletico. La conseguenza di ciò è la minor capacità di stabilizzare la testa omerale e si possono determinare instabilità minori con parziali distacchi del cercine e dell’ ancora bicipitale. Chiaramente,  in questi casi basta un evento traumatico di minore entità per provocare una lussazione anteriore”.

 Diagnosi: quali esami strumentali vengono effettuati?
“In caso di lussazione traumatica o traumatica anteriore sono utili sia RMN ma soprattutto la Tac eseguita in comparativa con la spalla contro laterale. Succede infatti che in ogni lussazione venga consumata una piccola porzione ossea anteriore della glena e con la tac è possibile valutare il deficit osseo. Questo sarà importante per decidere il  tipo di intervento da effettuare”. 
In caso di instabilità di spalla, che genere di trattamento si privilegia?
“Nelle persone giovani, al di sotto dei  25 anni,  la percentuale di recidiva in seguito ad una prima lussazione è molto alta.  Consiglio sempre ai più giovani di stabilizzare la spalla per evitare di avere problemi più importanti in futuro. In pazienti di età avanzata, soprattutto in caso di un primo episodio traumatico, si predilige il trattamento conservativo associato ad un protocollo fisioterapico di rinforzo”.
Casa di Cura Villa Stuart
Via Trionfale, 5952 - 00159 Roma
Tel. 06. 355281

Nessun commento:

Posta un commento