martedì 19 ottobre 2010

Prodigio Miccoli, recupero a tempo di record



                                         (Foto Tedeschi)


Lesione del legamento crociato posteriore del ginocchio destro ed intervento artroscopico con il Prof.Mariani. A quattro mesi di distanza dal terribile infortunio, l’attaccante rosanero torna a disposizione di mister Delio Rossi

(p.b.)


Domenica 9 maggio. Stadio “Renzo Barbera”. Minuto 68 della ripresa. Sampdoria e Palermo si contendono un posto nell’Europa che conta. I blucerchiati conducono di misura nel fortino rosanero. Decide Pazzini.
A questo punto, sale in cattedra Fabrizio Miccoli. Il “Romario del Salento” si procura e realizza il penalty che vale l’1-1. Dagli undici metri passano sensazioni ed umori contrastanti: gioia per il pareggio, disperazione per l’infortunio. Sofferente entusiasmo, ossimoro in salsa rosanero.
Galeotto fu il dischetto: il genietto pugliese alza bandiera bianca.
La diagnosi è inesorabile: lesione al  legamento crociato del ginocchio destro.

Inizia il calvario dell’ex Juve, Perugia, Benfica e Fiorentina, che il 13 maggio viene visitato a Villa Stuart dal Prof. Pier Paolo Mariani. L’indomani, si procede ad intervento chirurgico in artroscopia di regolarizzazione della lesione LCA.
Operazione perfettamente riuscita e prognosi di quattro mesi confermata dal “signore dei crociati” (Mariani ndr), così definito dai media all’epoca dell’affaire Totti.


Inizia la riabilitazione. Per un calciatore professionista, viene preferito un protocollo accelerato, condito da doppia seduta giornaliera: piscina al mattino e palestra nel pomeriggio.
Il tutto, con una tempistica assolutamente ridotta rispetto all’ordinario: si inizia a lavorare a distanza di due settimane dal trattamento chirurgico, con esercizi tesi al recupero delle funzionalità aerobiche, delle capacità propriocettive e del tono muscolare, grazie anche all’ausilio di macchinari isocinetici.

                                         (Il Prof. Pier Paolo Mariani)


Nel caso di Miccoli, il percorso fisioterapico è stato notevolmente agevolato dall’abitudine allo sforzo propria dell’asso salentino: il ginocchio ha risposto benissimo.
La preparazione atletica, anticamera del ritorno alla piena attività agonistica, è stata approntata direttamente dallo staff della società siciliana.


Recupero-sprint, considerata l’entità del trauma.
Esattamente 120 giorni dopo l’incidente della “Favorita”, il funambolico attaccante torna a calcare il terreno di gioco: doppietta nel match Palermo-Roma (3-0), valido per la seconda giornata del campionato Primavera.
Un indurimento al polpaccio in occasione della sfida di Europa League con gli svizzeri del Losanna, retaggio di una preparazione atletica ancora incompleta, costringe il numero 10 del Palermo ad abbandonare la scena anzitempo.


Volontà e spirito di sacrificio del calciatore hanno fatto la differenza in questo percorso di rinascita sportiva. Al resto, ha pensato l’esperienza del prof. Mariani, abbinata all’assoluta professionalità dei fisioterapisti che lo hanno seguito in questi mesi.
Una miscela che ci restituisce un atleta integro. Ed un campione ritrovato.

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